Quante volte viaggiando in macchina o in treno ci cade l'occhio fuori dal finestrino e notiamo che proprio ai margini della strada, spesso troviamo disegni, simboli, firme, se non addirittura frasi ben precise, senza capire il motivo del perchè queste ci siano, tralasciando e non considerando il rispetto verso ciò che ci circonda e il patrimonio culturale del mondo.
Qual'è il reale motivo che porta queste persone a rovinare l'ambiente?Possiamo considerare tutto ciò un'arte apprezzata, copiata e/o studiata?
Certo!
Spesso vengono chiamati graffiti, spesso disegni, altre volte scarabocchi, ma non consideriamo il fatto che anche in questo campo esistono regole e tecniche ben precise, stili differenti e artisti provenienti da tutte le parti del mondo.
Ciò di cui voglio parlarvi oggi è una tecnica che si avvicina moltissimo a quella da poco citata e prende il nome di street art.
Questa non è altro che una variante dell'arte del graffito, singolare e diversa nella sua realizzazione piuttosto che nel risultato finale.
Sebbene la prima sia realizzata per mezzo di spray, lo street art è una tecnica libera.
L'unico motivo d'incontro tra le due espressioni è l'ambiente in cui viene realizzato il disegno, scelto soprattutto per la sua vicinanza con il pubblico, di certo maggiore rispetto a quello presente in una galleria d'arte.
Presente da ormai trent'anni, l'arte della strada trova il suo maggior esponente in Banksy, un artista che in totale anonimato continua ad attirare e far parlare di se dalla fine degli anni ottanta.
Lo street art, come ogni altra arte è una forma di comunicazione che non condivido ma che riesce a trovare un suo collocamento grazie alla liberta di espressione scaturita e forse anche dalla sua illegalità.
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